Le dichiarazioni di Giorgia Meloni sull’essere chiamata per nome, le sue opinioni sulle elezioni europee, ecco cosa dice.
Giorgia Meloni, in un’intervista a Mattino 5, ha discusso a ruota libera su vari argomenti, dalla scelta di farsi chiamare per nome, al caso Forti, fino alle elezioni europee. Riportata da corriere.it
Meloni e il suo nome: un legame con il popolo
Giorgia Meloni ha spiegato il motivo dietro la sua decisione di suggerire agli elettori di scrivere solo il suo nome sulla scheda elettorale. “È un trucco chiedere di votarmi scrivendo il mio nome? Non so, me lo dica lei…” ha dichiarato, rispondendo alle critiche provenienti dall’opposizione. Ha poi scherzato: “Che devo dire, ‘Giorgia Meloni detta Sbirulino’? Vorrei occuparmi di cose normali.“
Meloni ha sottolineato come questa questione rifletta due mondi differenti, evocando un tweet di Carlo Cottarelli che chiedeva di essere chiamato “dottore” per via della sua laurea. La presidente del Consiglio ha evidenziato che molti italiani non hanno avuto l’opportunità di laurearsi a causa delle condizioni di partenza, ma che ciò non deve sminuire il loro valore.
Le sfide Europee e il caso Forti
Meloni, che non ha una laurea, ha rivendicato il suo successo come esempio di come si possa raggiungere alte cariche anche senza titoli accademici. “La cosa di cui vado più fiera dopo un anno e mezzo che faccio il presidente del Consiglio è che quando incontro le persone, la gran parte si rivolge a me dandomi del tu e chiamandomi Giorgia.” Questo, per Meloni, dimostra che il ruolo non ha creato distanza tra lei e il popolo.
Guardando alle prossime elezioni europee, Meloni ha espresso il desiderio di replicare in Europa il successo ottenuto in Italia, unendo partiti di centrodestra per opporsi alla sinistra. “Voglio provare a rifare in Europa quello che abbiamo fatto in Italia. Mettere insieme partiti compatibili tra loro per mandare all’opposizione la sinistra è una sfida difficile, ma penso che si possa centrare.“
Meloni ha anche toccato il tema della maggioranza che sostiene la Commissione Europea, criticando l’attuale coalizione di socialisti e liberali. Ha affermato che una maggioranza diversa è necessaria per risolvere i problemi europei.
Infine, sul caso Chico Forti, Meloni ha espresso grande soddisfazione per essere riuscita a riportarlo in Italia. “Seguo le vicende di Forti da anni e conosco la sua famiglia. Sono contenta per una madre che può riabbracciare il figlio dopo 24 anni di carcere. È una bella pagina per il governo e per le nostre autorità.“